L’artefatto da magic angle si verifica nelle strutture ricche di fibre e collagene (come ad esempio Le strutture tendinee e legamentose) che hanno un decorso di 55° rispetto al campo magnetico principale. I protoni dell’acqua in queste strutture generalmente hanno un segnale molto basso a causa delle interazioni dipolari che avvengono nelle fibre, e che portano ad un rapido defasamento del segnale. Queste interazioni però diminuiscono progressivamente se l’orientamento delle fibre si avvicina ai 55° rispetto al magnete, con un incremento del segnale che potrebbe simulare una zona patologica.
Una soluzione a questo problema è quella di utilizzare le immagini T1, che sono affette solo minimamente dal problema, oppure aumentare il TE sopra i 40 ms che porta ad un annullamento del magic angle, ma anche alla perdita delle lievi patologie infiammatorie.