Fanno parte della categoria delle IR
Short Tau Inversion Recovery
TR >2000ms, TE 20-70ms, TI130-170ms
(i valori di TI sono 170ms a 1,5T e 140 a 0,5T)
La STIR è una delle sequenze più utilizzate nell’imaging standard, ha un contrasto T2 con segnale del grasso nullo o quasi (ha quindi caratteristiche simili ad una TSE T2 con soppressione spettrale del grasso.
La scelta del TE va ad influenzare le caratteristiche T2 dell’immagine: con TE corti (20ms) l’immagine è relativamente piatta con buona visuazione delle lesioni parenchimali, con TE lunghi (70-80ms) l’immaginè è molto contrastata con aspetto simil-scintigrafia. E’ consigliabile utilizzare un TE intermedio (50ms) in modo da avere il miglior compromesso di contrasto tra lesione-osso e lesione-parenchima.

E’ consigliabile mantenere il TF più basso possibile in modo da limitare l’artefatto da blurring.
PRECISAZIONE: Anche se l’immagine acquisita è ponderata T1 (*), l’immagine ricostruita in genere ha un aspetto T2 (anche se in effetti mantiene le caratteristiche intrinseche di una T1)
VANTAGGI:
-omogeneità dell’annullamento del segnale del grasso (non dipendente da disomogeneità di campo o presenza di metalli), molto efficiente anche con FOV elevati
-alta sensibilità alle lesioni parenchimali
SVANTAGGI
-non consente l utilizzo di matrici elevatissime
-non eseguibile in apnea
-soggetta a molti artefatti da flusso o respirazione
-essendo una T1 invertita non può essere ripetuta (ad esempio in caso di sequenza mossa) dopo mdc: questo perché i tessuti che sono iper-T2-stir e che subiscono un enhancement dopo mdc, in una eventuale T1 invertita eseguita dopo mdc diventerebbero ipointensi. Vedi esempio
APPLICAZIONI PIU FREQUENTI
-Esami che riguardano le strutture ossee.
-Ricerca patologia midollare
-Studio dell’orbita