QUESTIONARIO CLINICO
Interventi chirurgici alla testa o a parti anatomiche limitrofe?
Traumi?
Qual’è il motivo specifico per cui viene eseguito l’esame?
Antecedenti famigliari di aneurismi o di tumori cerebrali?
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
Il paziente deve essere a digiuno da 4 ore (in relazione all’eventuale iniezione di mdc). Rimuovere il trucco dal viso.
E’ consigliabile predisporre un accesso venoso da utilizzare al momento dell’eventuale somministrazione di mdc.
BOBINE UTILIZZATE
Se disponibile la bobina phased array dedicata in alternativa la bobina della testa standard. Se lo studio è specifico del globo oculare possono essere utilizzate 2 bobine a campo di vista molto ristretto, applicate direttamente sugli occhi (questa tecnica è sconsigliata nello studio del foro ottico e le zone posteriori a causa del progressivo decremento di segnale).
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE
Supino. Head first .Per il posizionamento della bobina vedere le specifiche tecnica della propria apparecchiatura.
CENTRATURA: generalmente al centro della bobina o a livello gli occhi (attenzione al laser).

PIANI DI SCANSIONE
Le scansioni assiali sono in numero da 12 a 20 a seconda dello spessore utilizzato; il primo strato è posizionato inferiormente al bordo inferiore della cavità orbitarla e l’ultimo strato è superiormente al bordo superiore della stessa..
Sul reperaggio assiale verificare che la scansione copra l’area di interesse, il centro del pacchetto a livello dell’osso etmoidale.
Sul reperaggio coronale gli strati devono essere perpendicolari al piano sagittale mediano (lo stesso strato deve passare al centro dei nervi ottivi) e deve essere verificata la posizione in RL .
Sul reperaggio sagittale gli strati devono avere un obliquità parallela ad una linea passante per il nasion e per il chiasma ottico e deve essere verificata la posizione in AP .



Nelle scansioni assiali si ha una buona visualizzazione di: globi oculari (parte laterale ant e post), muscoli retti laterali, bordo osseo laterale e mediale della cavità orbitarla, canale ottico.
Le scansioni coronali, in numero da 16 a 20 a seconda dello spessore utilizzato; il primo strato è posizionato anteriormente al globo oculare e l’ultimo posteriormente alla sella turcica.
Di solito lo studio è effettuato su entrambe le orbite quindi sul reperaggio assiale gli strati devono essere perpendicolari al piano sagittale mediano (lo stesso strato deve passare tangente al bordo osseo antero-esterno dell’orbita: non è consigliabile prendere i riferimenti sui globi oculari perché più frequentemente soggetti ad asimmetrie congenite) e deve essere verificata la posizione in RL . Se si volesse effettuare uno studio ancor più specifico di un orbita sola allora l’obliquità del piano sarà perpendicolare al decorso del nervo ottico.
Sul reperaggio coronale verificare che la scansione copra l’area di interesse.
Sul reperaggio sagittale gli strati devono avere un obliquità perpendicolare ad una linea passante per il nasion e per il chiasma ottico e deve essere verificata la posizione in SI .



Nelle scansioni coronali si ha una buona visualizzazione di: globo oculare porzione sup inf e lat, tutti i muscoli retti, è la miglior scansione per lo studio del nervo ottico, ipofisi, bordo osseo della cavità orbitarla.
Le scansioni sagittali devono essere effettuate con 2 pacchetti (uno per orbita) Ciascuno avere un obliquità parallela al decorso del nervo ottico, si utilizzano un numero di strati dispari di cui quello centrale posizionato sul nervo ottico, in numero da 9 a 15 a seconda dello spessore utilizzato studiando tutta la cavità orbitarla. Se si ha la certezza che la patologia riguardi esclusivamente un orbita, è possibile studiare solo quel lato..
Sul reperaggio assiale l’obliquità parallela al decorso del nervo ottico deve essere verificata la posizione in AP e la copertura degli strati in RL.
Sul reperaggio coronale deve essere verificata la posizione in SI e la copertura degli strati in RL. Il centro del pacchetto sul nervo ottico,
Sul reperaggio sagittale verificare che la scansione copra l’area di interesse.



Nelle scansioni sagittali si ha una buona visualizzazione di: globo oculare porzioni ant post sup e inf, retti sup e inf, bordo osseo superiore e inferiore della cavità orbitarla, canale ottico.
DECODIFICA DI FASE E PRESATURAZIONI
I risultati più accurati si ottengono con queste impostazioni:
Sagittale: direzione della fase SI, presaturazione inferiore e superiore.
Coronale: direzione della fase RL.
Assiale: direzione della fase RL.
CARATTERISTICHE DELLE SEQUENZE (vedi anche caratteristiche generiche delle sequenze):
SE o TSE T1:
Vantaggi: è una delle migliori sequenze per lo studio dell’orbita in relazione alla presenza di grasso in tutta la cavità orbitarla. Alta risoluzione. Ottimo dettaglio dei contorni degli organi e sull’infiltrazione del grasso. Ottima per lo studio delle strutture ossee.
Svantaggi: Basso contrasto per le patologie interne ai muscoli e al nervo ottico. Poco efficace nella comparazione per e post contrasto a causa dell’alto contenuto di tessuto gassoso.
SE o TSE T1 con soppressione del grasso
Vantaggi: efficace nella comparazione per e post contrasto a causa dell’alto contenuto di tessuto gassoso. Utile per mettere in evidenza eventuali sanguinamenti del globo oculare. Ottima per il melanoma del globo.
Svantaggi: basso contrasto dei parenchimi, disomogeneità della soppressione del grasso in caso di presenza di impianti dentari.
FLAIR
Vantaggi: utile per lo studio del globo oculare.
Svantaggi: non da informazioni sul resto degli organi.
TSE T2
Vantaggi:. Molto utile nello studio del globo oculare.
Svantaggi: poco sensibile alle patologie del resto degli organi a causa dell’alto contenuto di grasso.
TSE T2 FAT SAT
Vantaggi: sono migliori delle TSE T2, perché eliminano il segnale del grasso e permettono una migliore sensibilità alle patologie con infiltrazione grassosa.
Svantaggi: generalmente sostituite dalle STIR con più elevata sensibilità alle lesioni infiammatorie e perché meno afflitte da artefatti osso-aria e da metalli.
STIR T2
Vantaggi: una delle migliori sequenze per lo studio dell’orbita. Poco sensibile agli artefatti osso-aria e da metalli.
Svantaggi: risoluzione spaziale limitata.
GRE T1:
Vantaggi: pochi. Si può sfruttare l’artefatto da chemical shift per ottenere maggiori informazioni sul contorno di una possibile lesione.
Svantaggi: basso contrasto dei parenchimi. Minore sensibilità alla detezione di enhancement rispetto alle Tse T1. Molti artefatti osso-aria. Molti artefatti da chemical shift. Molti artefatti da metalli.
GRE T2*:
Vantaggi: Alta sensibilità per le lesioni emorragiche.
Svantaggi: bassa risoluzione spaziale. Artefatti osso-aria e da metalli molto elevati.
DIFFUSIONE
PERFUSIONE
Single Shot T2: non viene usata sui FOV ristretti
B-ffe T2:
Fgre T1 3d
PROTOCOLLI DI STUDIO
Tutte le sequenze dei protocolli di base hanno scansioni da 2 a 3 mm
Studio standard:
AX TSE T1
COR STIR
SAG TSE T2 2 PACK
Somministrazione di mdc
AX TSE T1 FAT SAT
COR TSE T1 FAT SAT
Neurite ottica:
COR TSE T1
COR STIR
SAG TSE T2 2 PACK
Somministrazione di mdc
AX TSE T1 FAT SAT
COR TSE T1 FAT SAT
Studio lesione espansiva:
AX TSE T1
COR STIR
SAG TSE T2 1 PACK
Somministrazione di mdc
AX TSE T1 FAT SAT
COR TSE T1 FAT SAT
SAG TSE T1 FAT SAT 1 pack
Angioma:
AX TSE T1
COR STIR
SAG TSE T2 1 PACK
Somministrazione di mdc
AX GRE T1 FS 3D in fase precoce
COR TSE T1 FAT SAT
SAG TSE T1
Studio del globo oculare:
SAG TSE T1
AX TSE T1 FAT SAT
AX TSE T2
AX FLAIR
somministrazione di mdc
AX TSE T1 FS
COR o SAG TSE T1 FAT SAT