Uno studio recente pubblicato sulla rivista Eur Radiol (Audio-guided self-hypnosis for reduction of claustrophobia during MR imaging) 31, 4483–4491 (2021) ha descritto i risultati di procedure di autoipnosi applicate grazie ad un file audio per consentire l’auto-ipnosi di pazienti claustrofobici che dovevano essere sottoposti a esami di risonanza magnetica (RM). Lo studio , condotto su RM a magnete aperto, è stato ovviamente eseguito su un gruppo di pazienti misto , in parte con problemi claustrofobici sospetti o conosciuti , in parte senza precedenti o sospetti di fenomeni di ansia da spazi chiusi. Ovviamente non sono stati inclusi pazienti con gravi patologie debilitanti o che necessitavano di terapie molto invasive.
Il team di ricercatori, con la consulenza di specialisti psicologi, ho preparato un file audio mp3 di circa 20 minuti, con lo scopo specifico di auto-ipnosi e mirato alla riduzione dei fenomeni di claustrofobia, e veniva messo a disposizione dei pazienti nella sala d’attesa prima dell’esame tramite cuffie insonorizzate. I pazienti potevano scegliere di interrompere l’audio o anche di ascoltarlo più volte, i tempi totali di ascolto sono stati annotati nello studio. Da notare che poi durante l’esame di risonanza magnetica vero e proprio non è stata eseguita nessuna pratica specifica di stimolazione audiometrica o di ipnosi durante l’esame vero e proprio.
La conclusione dello studio descrive come l’autoipnosi può ridurre significativamente gli eventi avversi da claustrofobia, in particolare può ridurre la necessità di dover ricorrere a farmaci ansiolitici come benzodiazepine o simili