Ieri mi é capitato un caso molto interessante, una paziente che doveva eseguire Angio-RM circolo intracranico per ricerca aneurismi in contesto di familiarità per questa patologia. Esame classico niente di strano, peccato che la ragazza aveva appena messo l’apparecchio ortodontico ed ovviamente già alle prime immagini era visibile l’enorme artefatto classico da protesi dentarie. Eravamo sulla macchina da 3 Tesla quindi lasciamo perdere e la mandiamo sulla RM da 1.5T. Alla prima sequenza vediamo che si é risolto ben poco (immagine):
L’artefatto da metalli si trova ovviamente nella zona orofaringea, ma raggiunge anche i seni parasellari dove passano le carotidi. Proviamo a lanciare comunque la sequenza Angio-RM TOF per ottenere le informazioni chiave richieste, sapendo già pero che i risultati sarebbero stati insoddisfacenti. Infatti:
Risultato più che scarso dovuto al fatto che l’iperintensità inflow che si ottiene solitamente in questa sequenza non é presente a livello dei vasi arteriosi maggiori (carotidi e vertebrali) a causa della disomogeneità creata dal metallo. Riprovata anche con opzioni di riduzione degli artefatti da metallo ma niente, sempre uguale.
Cercando una coluzione mi sono venute in mente due possibilità, alla fine ho realizzate entrambe. La prima, su cui andavo più tranquillo é stata quella di fare una 3D TSE T2 prettamente morfologica che mi ha restituito i vasi con segnale vuoto, e già é stato un buon passo avanti rispetto al quasi niente visualizzato prima. Risoluzione di 1mm isometrico non é comunque male.
La seconda soluzione che ho trovato (e che pensavo sarebbe uscita molto peggio) é una Angio Phase Contrast che in effetti, non utilizzando l’effetto inflow, é venuta discretamente bene ed ha permesso di visualizzare un buon numero di vasi. Metto qui sotto l’immagine finale
Col senno di poi, visto come é venuta, avrei potuto dedicarci più tempo per una miglior risoluzione spaziale e maggior copertura H-F. In ogni caso la paziente tornerà per rifare l’esame dopo aver tolto l’apparecchio.