Primo Canto - I Lenti

Primo Canto - I Lenti

Appena ebbi varcato quella soglia
spinta dal mio cocchiere dialettale
mi volsi e di scappar ebbi la voglia
E chiesi "perché fiacco va quel tale?"

E l'uomo che spingeva mi rispose
curvo sulla mia sedia a capo chino
"Madama, questo è il posto in cui le cose
vendicano l'inerzia del meschino

che nel lavoro lento si propon
e tratta il compitino controvoglia.
Se volge il guardo suo verso l'androne
la pena lei vedrà oltre la soglia"

Mi volsi allor scostando appena il capo
sia pur non controllando il mio timore
quell'uomo e la sua flemma ancor daccapo
vidi salir su un rullo senza onore

Un nastro da trasporto lo portava
unito a simil gente poco viva
laggiù, verso una fossa che sembrava
bollire di sostanza radioattiva.

E mentre li guardavo scomparire
reietti dal delitto di lentezza
rivolsi invito al ceffo a proseguire
chè flemma peccatrice è un'amarezza.



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