Sesto Girone - Gli Sporchi

Sesto Girone - Gli Sporchi

Vedendo tra la folla del lordume
Ch'io non capivo ancor la provenienza
Mi sporsi un po' come se fosse fiume
E poco avevo ancora la credenza

Notai vicino un gruppo di ausiliari
Sommersi dalla carta dei cestini
Che nascondean mondezza e similari
Fingendo di spazzar coi loro crini

E tavoli di sangue ricoperti
Nessun ne aveva ormai la competenza
Ed aghi coi cappucci ancora aperti
Più niuno igienizzava la carenza

Eretti sulla schiena e appesi a un osso
Castigo per costoro molto amaro
Finivan tagliuzzati a più non posso
Con bisturi infettati a germe raro

E diavoli sospesi per la cura
Sputavano saliva come unguento
Spargendo come completezza pura
Ceneri calde ad aumentar tormento

Che pena che faceano quei carenti
Che lavoravan sporchi e senza pregio
"Cammina", dissi , "dopo un po' rallenti"
E proseguimmo il viaggio a passo regio



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