Sesta tenda - I Disattenti

Sesta tenda - I Disattenti

Strada che si curvava avanti agli occhi
Mi nascondea alla vista un po' offuscata
Quel che 'l prosieguo offriva, sol rintocchi
Di campanella acuta e continuata

E nell'udir tintinno innervosente
Tesi curiosa l'occhio per capire
Qual sciagurato uomo impertinente
Stava costretto il suono lì a sentire

L'angolo aprì un gruppetto di adiuvanti
Stesi per terra a mani lungo il fianco
E sparsi intorno a lor vispi e sonanti
Micini al collo avean sonaglio bianco

"Che punizione strana, cos'han fatto?"
Mi maturò curioso il mio pensiero
S'avvicinó un custode, in braccio un gatto
Cui carezzava il molle dorso nero

"Disattenzione qui non è permessa!
Chi nel lavoro troppo si distrae
La sua attenzion prendiamo a forza eccessa
E la concentrazione si protrae

Chi del distratto fa la propria faccia
Dal miagolar forzoso è qui convinto
Con la preghiera che quel suono taccia
A ricordar del suo lavoro stinto"



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